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L’Agenzia per l’Italia digitale approva la strategia per l’ultimo passaggio della trasformazione digitale: la strategia digitale è partita dalla Pubblica amministrazione-PA, poi estesa a imprese e cittadini.

Il Piano Triennale ICT 2017-2019 è il documento di indirizzo strategico per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana e la trasformazione digitale del Paese. In particolare, il Piano triennale coordina le attività dei 4,6 mld che provengono da finanziamenti nazionali e comunitari, stanziati per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla strategia Crescita Digitale rispetto alla riqualificazione della spesa ICT.

Principali linee d’azione
Le PA dovranno adottare un approccio mobile first, architetture interoperabili e basate su interfacce applicative Open source.

Le Piattaforme abilitanti da adottare sono definite come “soluzioni che offrono funzionalità fondamentali, trasversali e riusabili nei singoli progetti, uniformandone le modalità di erogazione”.

Piattaforme già avviate: Cie (Carta di identità elettronica), Spid (Sistema elettronico identità digitale), PagoPa (piattaforma pagamenti elettronici Pa); Fatturazione elettronica, Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente).

Piattaforme in fase di progettazione: ComproPA, sistema nazionale di e-procurement; Sistema di avvisi e notifiche di cortesia; Siope+ (evoluzione del sistema Siop); NoiPA (evoluzione dell’attuale sistema di gestione del personale che eroga servizi stipendiali alle PA.

Le Pubbliche amministrazioni devono implementare Spid in tutti i servizi digitali che richiedono autenticazione, sia quelli già esistenti che quelli di nuova attivazione, entro marzo 2018 (entro 24 mesi dall’attivazione del primo Identity Provider; Dpcm 24/10/2014).