« I sistemi RFId permettono soluzioni innovative per raggiungere alcuni obiettivi del Testo Unico Sicurezza, descritti nelle misure generali di tutela, quali la riduzione dei rischi alla fonte.
I Tag possono essere stampati o inseriti in oggetti di forma diversa (come ad esempio un badge identificativo) e quindi personalizzati con stampe di immagini, scritte, loghi, fotografie e codici a barre. Sui Tag possono essere registrate informazioni quali: dati anagrafici, foto di riconoscimento, data e ora di transito, direzione di transito e altre informazioni.
Un sistema RFId può essere utilizzato come parte di un sistema di controllo per un’applicazione di sicurezza, ma occorre tenere presente che un sistema RFId non può essere usato come barriera immateriale per impedire l’accesso a zone pericolose. Questo perché un sistema RFId non può conoscere la posizione di alcunché cui non sia stato in precedenza associato un Tag (riconosce la presenza del Tag all’interno della propria zona operativa).
Un sistema RFId, invece, funziona molto bene per consentire l’accesso ad una zona pericolosa a persone che siano autorizzate (ad esempio dotate di Tag), quindi come chiave, o per consentire l’attivazione di taluni dispositivi (ad es.: un’attrezzatura di lavoro) solo da parte di un operatore noto (che indossi un Tag).
In molte applicazioni non è possibile utilizzare il sistema RFId come sicurezza principale, poiché protegge solo chi porta un Tag, ma è possibile utilizzarlo come sicurezza addizionale.
Infatti è più semplice (e naturale) il suo uso come chiave o come utensile per disattivare una barriera di sicurezza, o nel caso si debba accedere a qualche modalità operativa particolare (ad esempio: modo di manutenzione, modo di addestramento, ecc.).»
•Uso come blocco di sicurezza aggiuntivo
«Per il funzionamento di una macchina o apparecchiatura solo in presenza di operatori (es. una pressa o una TAC o altro), la sicurezza può essere favorita se il funzionamento, eventualmente in modalità controllata, può essere attivato solo quando il personale autorizzato ad operare in quella particolare modalità (il manutentore, l’addestratore, ecc.), dotato di Tag, è presente vicino alle parti in movimento.
Per tornare al funzionamento normale, può funzionare come blocco di sicurezza che si disattiva solo quando il Reader non rileva più il Tag all’interno della sua zona operativa. In quest’ultimo caso, il sistema RFId si comporta come una protezione aggiuntiva (infatti non è in grado di rilevare presenza o assenza di soggetti non dotati di Tag).»
•Uso come interblocco di sicurezza
«I dispositivi di interblocco di un riparo di una macchina sono costituiti da un interruttore di posizione e da un attuatore che, all’apertura del riparo, aziona l’interruttore di posizione. Alcune tipologie di interblocchi possono funzionare con sistemi RFId che costituiscono l’attuatore che aziona l’interruttore di posizione quando il riparo è chiuso.»
•Uso come chiave di accesso ad un cantiere
«Un sistema RFId può essere usato per consentire l’accesso in un cantiere o a zone specifiche, solo al personale che indossi i prescritti DPI. Alcune attrezzature di lavoro (dotate di Reader) potrebbero essere rese non attivabili se l’operatore non possiede particolari autorizzazioni e/o non indossa specifici DPI.»
•Uso per la localizzazione dei lavoratori
«L’RFId è una valida alternativa sia alle tecnologie di identificazione personale tradizionali (badge, tesserini, ecc.), sia alle tecnologie basate sul riconoscimento degli attributi biometrici di un individuo e permette il riconoscimento anche a “distanza”. L’identificazione tramite RFId distingue gli ingressi dalle uscite e verifica automaticamente l’elenco delle presenze all’interno di una determinata zona, permette l’avvio o l’arresto di dispositivi a seconda che il proprietario si trovi o meno nelle vicinanze, può essere usato per realizzare una funzione di localizzazione tridimensionale dei lavoratori all’interno del luogo di lavoro, può essere utile per facilitare le operazioni di emergenza (ad esempio la localizzazione di un lavoratore disperso durante le fasi dell’esodo).»
•Uso come DPI aggiuntivo
«Un sistema RFId può essere usato per bloccare il funzionamento di attrezzature in caso di caduta di operatori attraverso aperture al di là delle quali vi siano organi in movimento. È una sicurezza addizionale, infatti ha l’inconveniente di proteggere solo gli operatori che indossano i Tag e non eventuali terze persone.»
•Uso come inventario di sicurezza
«Un sistema RFId può essere usato per controllare che alla fine di un certo lavoro, tutte le attrezzature di lavoro, dotate di Tag, rientrino negli appositi contenitori, dotati di Reader. Un tale sistema può servire per accelerare le operazioni di inventario. Il sistema RFId è utile per ricostruire anche la storia dell’utensile o dell’attrezzatura di lavoro in quanto, possono essere conservate informazioni su manutenzioni, verifiche, ecc. Interessante è l’applicazione di sistemi RFId nella manutenzione degli impianti chimici, dove si effettuano manutenzioni sulle valvole, può ottenere la storia delle manutenzioni e riparazioni cui è stata sottoposta.»
•Rilevazione dei parametri ambientali
«In particolari realtà industriali, dove è necessario garantire regimi ambientali operativi controllati, un’applicazione dei sistemi RFId, equipaggiati con sensori, può essere in grado di rilevare i parametri climatici (temperatura, pressione, umidità, ecc.) dell’ambiente in cui sono immersi. Un’altra applicazione è quella volta a controllare e mantenere la catena del freddo dei prodotti durante le fasi della distribuzione.»
•Soluzioni impiantistiche da utilizzare nei locali medici, ma anche in officine o altri ambienti di lavoro
«L’uso dei sistemi RFId per soluzioni impiantistiche da utilizzare nei locali medici, ma anche in officine o altri ambienti di lavoro, che abbiano impianti di alimentazione con caratteristiche diverse all’interno dello stesso locale, possono essere tra le molteplici soluzioni per fare in modo che le spine degli utilizzatori siano connesse nelle prese corrette, associando dei Tag alle spine e dei Reader alle prese.»
Fonte: pubblicazione Inail “RFId (Radio-Frequency Identification) in applicazioni di sicurezza” 2016