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I sistemi RFId (Radio-Frequency Identification), che permettono il riconoscimento a distanza di un oggetto per mezzo di comunicazioni radio, e altre tecnologie di identificazione automatica (Wi-Fi, UWB, Bluetooth LE, ZigBee, NFC) sono impiegabili, o già impiegate, per applicazioni per la sicurezza dei lavoratori e in ambiente sanitario.

 

I sistemi RFId permettono soluzioni digitali innovative per raggiungere alcuni obiettivi di salute e sicurezza richiesti dal Testo Unico sicurezza, quali ad esempio consentire l’accesso a una zona pericolosa unicamente a persone che siano autorizzate; consentire l’attivazione di un’attrezzatura di lavoro, solo da parte di un operatore identificato.
Una pubblicazione Inail “RFId (Radio-Frequency Identification) in applicazioni di sicurezza” del 2016 esamina in modo approfondito questi sistemi, segnalandone anche gli aspetti critici legati al loro uso, fra cui evidenziamo gli aspetti di privacy, i rischi per la salute, i pericoli di diffusione di informazioni commerciali.
Di seguito un riepilogo degli aspetti di maggior interesse riguardanti l’uso di queste tecnologie nella gestione della sicurezza aziendale, estratti dal suddetto documento Inail.