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Le disposizioni doganali e fiscali di importazione in Brasile sono burocraticamente ancora molto articolate. In ottica di semplificazione, per il momento solo gli Stati di Rio de Janeiro e di San Paolo hanno adottato un programma di digitalizzazione che prevede l’abbandono dei documenti cartacei per le importazioni e le esportazioni.

Non è un caso che la trasformazione digitale parta dai due stati con il numero maggiore di flussi merceologici e quindi documentali. La semplificazione “dalla carta al bit” che l’Europa e gli Stati occidentali hanno realizzato negli ultimi dieci anni, ha agevolato gli scambi commerciali apportando grande energia nelle economie coinvolte.

Va da sé che il digitale richiede un forte snellimento burocratico delle pratiche doganali che altrimenti rischiano di bloccare i trasferimenti delle merci in entrata e in uscita.

Dal punto di vista normativo, la soluzione internazionale più adottata è rappresentata dagli Accordi di libero scambio: tra il Consiglio d’Europa e Mercosur sono in corso negoziati relativi a un accordo commerciale con il blocco sudamericano formato da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay (fonte: Consiglio d’Europa). Gli accordi commerciali internazionali sono concordati tra l’UE e gli altri Stati (o blocchi di Stati) e prevedono decisioni specifiche per ogni trattato, viste le enormi differenze che ci sono tra i paesi del globo terracqueo.

Volendo sintetizzare, le “costanti” per questi accordi sono almeno due:
– fondamentale la “reciprocità di riconoscimento delle autorità” per il rilascio di certificati e documenti che devono accompagnare alcuni scambi;
– altrettanto fondamentale la “condivisione” dei documenti in tempi brevi, possibile solo grazie alla dematerializzazione del supporto cartaceo a favore del digitale.

La digital transformation dimostra ancora una volta di essere l’alleato utile e necessario per dare una sferzata di energia ai mercati che rischiano l’impasse economica se rimangono ancorati alla carta e a sistemi doganali obsoleti.

 

Riferimenti: http://www.consilium.europa.eu/it/policies/trade-policy/trade-agreements/