Nel contesto di una promozione della conciliazione dei tempi di vita e lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato linee guida per definire le regole inerenti l’organizzazione del lavoro in modalità “agile”.
Approfondendo gli aspetti di maggior interesse legati alla gestione della sicurezza, evidenziamo che sono riportate indicazioni operative per l’attivazione del lavoro agile, per azioni trasversali (formazione e sensibilizzazione), per aspetti organizzativi, di gestione del rapporto di lavoro e di relazione sindacale. Inoltre vengono forniti indirizzi per la redazione dell’informativa scritta sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori che, anche se pensati per le Pubbliche Amministrazioni, riteniamo possano essere un utile riferimento anche per le imprese e gli enti privati.
Attivazione del lavoro agile
Per l’attivazione del lavoro agile vengono indicate due fasi:
Fase 1) Analisi del contesto, durante la quale si provvede a:
- una mappatura dei processi e delle attività,
- una mappatura delle esigenze del personale.
Fase 2) Definizione di un progetto generale che include:
a) la definizione delle caratteristiche del progetto generale attraverso un Piano interno che contenga:
- l’individuazione delle attività che NON possono essere svolte in modalità agile,
- l’identificazione delle modalità di realizzazione per il lavoro agile (nuove modalità spazio temporali della prestazione lavorativa), fermo restando il rispetto di norme e principi in tema di sicurezza sul luogo di lavoro,
- un rinvio alla disciplina della salute e sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008),
- l’individuazione della disciplina in materia di formazione, informazione (che riteniamo comprenda anche quella in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro),
- un rinvio alla previsione, nell’accordo con il lavoratore agile, dei tempi di riposo e anche delle misure tecniche ed organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche.
b) la verifica degli spazi e della dotazione tecnologica, la riprogettazione dello spazio fisico e virtuale di lavoro attraverso la riorganizzazione e razionalizzazione dei luoghi di lavoro, anche mediante la creazione di spazi condivisi, favorendo l’uso di co-working e desk sharing.
Per garantire la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore agile, come richiesto dalla normativa vigente, occorre consegnare al lavoratore, con cadenza annuale, un’informativa scritta su rischi generali e specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione della prestazione.
Azioni trasversali: formazione e sensibilizzazione
Tra le azioni trasversali segnaliamo la promozione di percorsi di formazione e sensibilizzazione sui temi delle nuove modalità organizzative del lavoro e della sicurezza sul luogo di lavoro in tema di smart working.